Ridefiniti i perimetri delle soluzioni incentivabili, allargato l’orizzonte ai software
Produzione 4.0: proroga e rafforzamento degli incentivi fiscali, inclusi anche i software. Si punta al connubio hardware-software per generare il circolo virtuoso degli investimenti e rimettere in moto l’economia industriale italiana. La strategia del governo per prepararci alla quarta rivoluzione industriale sembra voler raggiungere i risultati della Germania in tema Smart Factory: viene prorogata e rafforzata la deduzione di ammortamenti “al fine di favorire processi di trasformazione tecnologica e/o digitale in chiave “Industria 4.0”.
Gli incentivi fiscali sugli investimenti in beni strumentali si estendono anche ai software e altri beni immateriali capitalizzati. “L’iperammortamento al 250% non deve applicarsi solo alla sostituzione di macchine a controllo numerico e robot. Altrimenti il nostro Paese non potrà andare sufficientemente avanti. Per questa ragione abbiamo lavorato col ministro Carlo Calenda e la struttura di Stefano Firpo affinché software, piattaforme e soluzioni integrate siano inclusi nel piano”, ha esordito il presidente di Confindustria Digitale, Elio Catania, durante il convegno di Capri di EY.
Se è vero che la manovra consente di modernizzare i macchinari, è altrettanto vero che non si devono dimenticare i software, i beni immateriali che rappresentano il “cuore pulsante della partita”.

Il provvedimento, oltre ad allargare l’orizzonte degli incentivi fiscali ai software, stabilisce anche le tipologie dei beni funzionali alla trasformazione tecnologica e/o digitale, quelli cioè che godranno delle agevolazioni previste dal Piano nazionale Industria 4.0. Si tratta di
ventisette beni materiali (tra postazioni di lavoro, macchinari, apparecchiature di comunicazione, etc.) e
venti beni immateriali (piattaforme e applicazioni di supporto alle decisioni in grado di interpretare dati analizzati dal campo, etc.).
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Per quanto riguarda le tempistiche, gli investimenti devono essere effettuati entro il 31 dicembre 2017 oppure entro il 30 giugno 2018 “a condizione che entro la data del 31 dicembre 2017 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura pari ad almeno il 20 per cento del costo”.